Il ministero degli Affari Esteri e il ministero della Cultura hanno promosso l’iniziativa “Bando delle idee: Turismo delle Radici” per incentivare il turismo di ritorno in Italia, legato alle radici storiche delle comunità italiane emigrate all’estero. Agnone, in Molise, ha partecipato alla conferenza sul turismo delle radici, alla quale ha preso parte una delegazione giunta dal Canada, legato storicamente alle radici di molisani ed agnonesi. Il fenomeno migratorio, che ha portato centinaia di persone dall’Italia al Canada, può oggi innescare un turismo di ritorno di diversi milioni di individui.

La conferenza ha visto la partecipazione di numerose personalità istituzionali e del mondo accademico, nonché di operatori turistici e di rappresentanti del mondo associativo. Durante il dibattito si è discusso della didattizzazione del turismo delle radici, con la sottoscrizione di undici patti educativi di comunità con altrettante scuole d’Abruzzo e Molise. Si è inoltre prevista la visita del direttore del centro di lingua e cultura italiana Dante Alighieri in Hamilton – Ontario, presso le undici scuole aderenti, tra cui quelle di Agnone, per ricevere i percorsi didattici e turistici elaborati dagli studenti per i tour operator impegnati in Canada nei cosiddetti stage e viaggi delle radici.

Il progetto di didattizzazione del turismo delle radici sembra essere una grande iniziativa per promuovere il patrimonio culturale dell’Abruzzo e del Molise e per stimolare l’interesse dei turisti internazionali. La sottoscrizione dei patti educativi di comunità con le scuole locali è un passo importante per coinvolgere i giovani e per creare percorsi turistici didattici.

La visita del direttore del centro di lingua e cultura italiana Dante Alighieri in Hamilton è un’opportunità per presentare i percorsi didattici e turistici elaborati dagli studenti delle undici scuole aderenti. Questo incontro potrebbe anche essere un’occasione per ricevere suggerimenti e feedback dal direttore del centro, che ha esperienza nella promozione della cultura italiana all’estero.

La replicazione del progetto in Germania, Argentina ed Australia mostra l’ambizione di portare questo progetto a livello internazionale. Lavorare con le associazioni di abruzzesi e molisani in questi paesi potrebbe essere un modo per raggiungere i discendenti delle comunità locali che hanno emigrato in passato e per creare un legame con la loro terra d’origine.

In generale, il progetto sembra essere una buona iniziativa per promuovere il turismo culturale e per creare un senso di appartenenza e orgoglio nella comunità locale. Speriamo che possa avere successo e che possa essere un modello per altri progetti simili in altre regioni italiane.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Agnone, Daniele Saia, alla dirigente dell’istituto omnicomprensivo, Tonina Camperchioli e del presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci. i lavori della conferenza sono stati presenziati dal professor Angelo Di Ianni, provveditore e consulente del Ministero dell’Istruzione dell’Ontario. Nel corso del dibattito sono intervenuti Angelo Caruso, presidente della Provincia de L’Aquila, il consigliere regionale agnonese Andrea Greco insieme all’omologo abruzzese Pietro Smargiassi, il professor Antonio Valiante della comunità di Jelsi, Teddy Colantonio di Montorio nei Frentani, Fabio Travaglini in qualità di presidente nazionale Giovani Agci, Luigi Gnassi presidente nazionale Civaturs, Bruno Visione vice presidente Agci culturalia, Oscar Vetta operatore turistico del Molise, e ancora Letizia Pizzola, promotrice dell’albergo diffuso Abruzzo, Ida Cimmino dirigente dell’istituto comprensivo di Bojano, Angelo Pollutri operatore turistico, Tiziana Nicotera dell’università della Calabria insieme alla professoressa Sonia Ferrari del medesimo ateneo, e alcune classi dell’istituto alberghiero di Agnone e dell’istituto per il turismo di Castel di Sangro. Le conclusioni sono affidate al presidente “Aps Energie per le radici” di Isernia, Lorenzo Coia, e alla professoressa Lucia Vitiello, responsabile della formazione della medesima associazione. Ha moderato i lavori il giornalista e sociologo Orazio Di Stefano.