Esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione
Informazioni sintetiche circa lo svolgimento dell'esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione, elenco materie affidate ai commissari esterni
Data:
8 Gennaio 2023
Esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nota informativa
La maturità 2023 è l’esame conclusivo delle scuole superiori di secondo grado che si svolge ogni anno a giugno e che consiste nello svolgimento di due compiti ministeriali scritti (prima e seconda prova) e di un colloquio orale.
La prima prova è quella di ITALIANO, e si svolgerà mercoledì 21 giugno 2023 a partire dalle ore 8.30.
Il primo scritto ministeriale è composto da sette tracce ministeriali tra le quali gli studenti dovranno sceglierne una, quella più congeniale alla loro preparazione e alle loro capacità.
La seconda prova ministeriale avrà per oggetto le materie d’indirizzo e ritornerà ad essere ministeriale – l’anno scorso, invece, le tracce erano state elaborate dalle commissioni d’esame. L’orale, che si svolgerà a margine degli scritti, potrebbe comprendere anche il PCTO e l’educazione civica.
Maturità 2023, in GU quadri di riferimento e griglia di valutazione Istituto professionale
Nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 6 ottobre 2022 è stato pubblicato il Decreto 15 giugno 2022 del Ministero dell’istruzione contenente i quadri di riferimento e griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali, che cambia dall’anno scolastico 2022/23.
I nuovi quadri di riferimento definiscono nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze, anziché
ai singoli insegnamenti, come il precedente ordinamento.
Gli insegnamenti caratterizzanti degli 11 indirizzi degli istituti professionali sono quelli compresi nell’asse scientifico, tecnologico e professionale dell’area di indirizzo nonché nell’asse dei linguaggi, con riferimento alle lingue straniere, del quinto anno di cui ai quadri orari previsti dagli allegati 3 del decreto interministeriale n. 92 del 2018, in relazione alla effettiva declinazione degli indirizzi in percorsi formativi adottati dalle singole scuole.
Con nota del 19 settembre il Ministero dell’Istruzione ha fornito indicazioni in merito al decreto e alle novità.
La seconda prova d’esame dei professionali di nuovo ordinamento non si comporrà più di due “sottoprove”, correlate ma in parte indipendenti, ma sarà un’unica prova integrata, di cui il Ministero decide una parte, e la commissione, entro questa cornice, definisce l’altra parte, ossia le specifiche richieste per lo specifico percorso attivato dalla scuola.
Questa nuova formula consentirà di garantire una struttura unitaria della prova a livello nazionale, e allo stesso tempo di dare pieno valore alle autonome scelte operate dalle singole istituzioni scolastiche nella costruzione dei percorsi.
I quadri di riferimento si compongono di:
a) Denominazione del percorso di studio, recante l’indicazione dell’indirizzo di riferimento.
b) Caratteristiche della prova d’esame: questa sezione contiene la descrizione delle caratteristiche strutturali della prova d’esame.
Ciascun Quadro individua innanzitutto le diverse possibili tipologie di prove per lo specifico indirizzo. Seguono poi le indicazioni che individuano le modalità di predisposizione della prova e il rapporto tra parte nazionale e parte elaborata dalla commissione, e la definizione della durata della prova, eventualmente entro un range orario. Si sottolinea che l’indicazione di tale durata per la specifica prova, all’interno del range indicato nel Quadro di riferimento, sarà demandata alle singole commissioni, in relazione alla declinazione della prova stessa relativa ai diversi percorsi realizzati dalle istituzioni scolastiche. Esclusivamente nel caso in cui la prova preveda l’esecuzione in ambito laboratoriale di quanto progettato, si potrà prevedere lo svolgimento della prova in due giorni.
c) Nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze e Obiettivi della prova, contenuti in una tabella. In relazione a questa sezione, si richiama quanto sopra osservato in merito ai nuclei tematici fondamentali, collegati dal D. Lgs. 62/2017 alle “singole discipline” (e tale è la struttura dei QdR del previgente ordinamento) e che il nuovo impianto degli istituti professionali impone invece di correlare alle competenze
caratterizzanti l’indirizzo.
Per “nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze” si intendono nuclei essenziali e fondanti che:
− assumono un esplicito valore formativo rispetto alle competenze di cui sono i supporti;
− sono costituiti da tematiche che ricorrono nello sviluppo di uno o più insegnamenti;
− sono elementi essenziali che hanno valore strutturante e generativo sia di conoscenze che del saper agire;
− sono elementi la cui comprensione permette di prevedere e di affrontare i compiti cognitivi o operativi che si possono incontrare nel percorso di apprendimento o nell’attività lavorativa.
Attorno a tali nuclei tematici fondamentali devono essere dunque costruite le programmazioni non solo delle classi finali, ma dell’intero triennio.
Per “obiettivo della prova” si intende l’indicazione delle operazioni cognitive e delle procedure operative necessarie per svolgere la prova stessa, ovvero, in altre parole, la descrizione di cosa il candidato dovrà dimostrare nello svolgimento della prova, in relazione ai nuclei tematici fondamentali.
d) Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, contenente un set di indicatori legati agli obiettivi della prova con una distribuzione del punteggio per fasce tra i vari indicatori, che le Commissioni d’esame utilizzeranno per la costruzione di uno strumento di valutazione tarato sulla specifica prova, definendone i descrittori in relazione alla specifica prova.
In Gazzetta Ufficiale, i quadri di riferimento e le griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali.
I quadri di riferimento definiscono i nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze, anziché ai singoli insegnamenti, come da precedente ordinamento. E dunque dall’anno scolastico 2022/2023, per i percorsi di istruzione afferenti gli undici indirizzi degli istituti professionali di cui al decreto legislativo n. 61 del 2017, cessano di avere effetto i quadri di riferimento e le griglie di valutazione della seconda prova scritta previsti dall’allegato B del decreto ministeriale n. 769 del 2018 ed entrano in vigore gli allegati seguenti.
Quadri di riferimento seconda prova
allegato G
Allegati
Ultimo aggiornamento
19 Luglio 2023, 10:56